Consulenza in ambito forense

 

Psicologia giuridica: in che modo può essere d’aiuto lo psicologo

La mia esperienza in ambito giuridico è iniziata nel 1997 in qualità di consulente tecnico d’ufficio (CTU) e di consulente tecnico di parte (CTP).

In ambito legale lo psicologo può essere chiamato come esperto in diversi ambiti: penale, civile, minorile e in particolari circostanze anche in ambito amministrativo ed ecclesiastico. Le sue funzioni cambiano a seconda del settore in cui è chiamato ad operare. Si parla di “consulenza tecnica” se lo psicologo opera in ambito civile, nel settore penale si usa il termine “perizia”. Quando lo psicologo forense è nominato da un giudice viene definito “consulente tecnico d’ufficio” (CTU), mentre quando l’esperto viene richiesto dal privato cittadino è denominato “consulente tecnico di parte” (CTP). In una causa, ciascuna parte ha la facoltà di nominare, sempre in numero non superiore a due, propri consulenti tecnici di parte (CTP).

Lo Psicologo nel suo ruolo di perito o di Consulente Tecnico di Ufficio (CTU) è chiamato a fornire al Giudice valutazioni tecniche-psicologiche rispetto ad una situazione nella quale sia importante comprendere la personalità delle persone, le relazioni interpersonali, oppure la qualità di competenze specifiche, come per esempio le capacità genitoriali di una coppia di coniugi, la qualità dell’attaccamento di un bambino ai propri genitori o parenti, ecc…

Il compito dello Psicologo in veste di CTU è nello specifico quello di acquisire informazioni sulle caratteristiche di personalità, sulle risorse personali, familiari, sociali e ambientali del soggetto o dei soggetti in causa nel procedimento. A lui viene anche chiesto di elaborare una possibile progettualità per i soggetti coinvolti nella CTU.

La CTU in ambito psicologico si svolge attraverso colloqui, somministrazione di test psicologici, visite domiciliari e momenti di osservazione strutturata delle relazioni tra, per esempio, membri di una stessa famiglia o di una coppia. Al termine del percorso di CTU, il perito convoca i soggetti esaminati (chiamati i “periziandi”) e fornisce loro una “restituzione”, ovvero spiega quali sono i risultati delle sue osservazioni e cosa scriverà al Giudice in risposta al Quesito Peritale.

Il ruolo del CTP, Consulente Tecnico di Parte, è proprio quello di prestare la propria opera di consulenza, non tanto per il Giudice, ma per le parti in causa che ritengono di voler aggiungere un altro parere a quello della CTU. Sarà ognuna delle parti in causa a decidere a quale libero professionista conferire l’incarico peritale che dovrà affiancare il consulente d’ufficio e, per mezzo delle proprie conoscenze ed esperienze in un determinato settore tecnico, potrà sostenere o criticare le osservazioni da lui fornite.

Il compito del CTU è comunque quello di tutelare il contraddittorio tra le parti, sostenere il diritto dei bambini alla salute, alla protezione e a mantenere la relazione con entrambi i genitori.

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